LE COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI

comunità_energetiche_seenergy.jpgChe cos’è una comunità energetica? 

Con questo termine si intende un’associazione costituita giuridicamente tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. La legge non fa specifico riferimento alla tecnologia rinnovabile da adottare, ma quella che si presta a sfruttare meglio i vantaggi del provvedimento è senza dubbio il fotovoltaico.
Una volta messo in esercizio l’impianto, la comunità può fare istanza – anche tramite un’azienda esterna all’uopo delegata – al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per ottenere gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa. 
 
Come avviene la connessione fra il produttore e il consumatore ?
Nella comunità energetica vi è la figura del Produttore, colui che mette a disposizione per la comunità il suo impianto fotovoltaico che può essere formato anche da più aziende, e dai Consumatori, coloro che consumano istantaneamente l’energia messa in rete dal Produttore. Il consumo è di tipo “virtuale” ovvero non diretto ma indiretto (non vi è alcun cavo elettrico che unisce le aziende aderenti) cioè deve essere solo garantito il consumo contestuale alla produzione. Possono aderire alla comunità energetica anche impianti a fonti rinnovabili già esistenti alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 199/2021, purché in misura non superiore al 30% della potenza complessiva che fa capo alla comunità. 
 
 
Quali sono gli incentivi per le comunità energetiche ?comunita energia rinnovabili rete seenergy
In attesa che il Ministero della Transizione Ecologica e l’ARERA aggiornino i meccanismi di incentivazione e le restituzioni tariffarie previsti dal DL 162/2019, al momento gli iscritti a una comunità energetica ottengono complessivamente un beneficio di circa 179 €/MWh, con un ritorno dell’investimento stimato in pochi anni. Questa cifra è ottenuta dalla somma:
• Della tariffa premio di 110 €/MWh sull’energia condivisa nella comunità, fissa per 20 anni.
• Della restituzione di circa 9 €/MWh sull’energia condivisa per valorizzare i benefici apportati al sistema, importo fisso per 20 anni.
• Del ricavo di circa 60 €/MWh (valore medio stimato su 20 anni) sull’energia rinnovabile immessa in rete, variabile in base all’andamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN).
 
Come ripartire gli incentivi all’interno della comunità energetica ?
Come ripartire fra i membri i ricavi derivanti dall’energia prodotta attiene alle regole di funzionamento della comunità energetica, che ciascuna comunità stabilisce liberamente attraverso un contratto di diritto privato. Per esempio si può decidere di ripartire i guadagni della vendita dell’energia in eccesso in modo uguale fra tutti i soci ma di privilegiare, nella suddivisione degli incentivi, quanti si sono adoperati affinché i propri consumi fossero contemporanei alla produzione di energia.
Da un punto di visto pratico, ogni membro della comunità continua a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore di energia elettrica, ma riceve periodicamente dalla comunità un importo per la condivisione dei benefici garantiti alla comunità. Tale compenso, non essendo tassato, equivale di fatto a una riduzione della bolletta.
Inoltre i soggetti associati mantengono i loro diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica, e possono uscire dalla comunità quando lo desiderano.
 
Dimensionamento
Gli impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili devono avere una potenza complessiva non superiore a 1 MW ed essere connessi alla rete elettrica attraverso la stessa cabina primaria (corrispondente territorialmente a circa 3-4 Comuni oppure 2-3 quartieri di una grande città) su cui insistono anche tutti gli iscritti alla comunità energetica
 
 
 
Gli impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili devono avere una potenza complessiva non superiore a 1 MW ed essere connessi alla rete elettrica attraverso la stessa cabina primaria, questo significa che bastano poche aziende appartenenti allo stesso distretto industriale per realizzare una comunità energetica, a partire da un solo produttore ed un solo consumatore.
 
 
Contattaci per avere maggiori informazioni a riguardo, la Seenergy può assisterti in tutto l'iter procedurale.
 
 
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