Mobilità Elettrica

Silenziosa ma inarrestabile, l’elettrificazione sta attraversando come un’onda il mondo della mobilità, con vantaggi evidenti: un’auto elettrica non inquina, può essere ricaricata ovunque e consente di risparmiare sul carburante e la manutenzione, di circolare nelle zone a traffico limitato e di accedere gratuitamente ai parcheggi nei centri storici. In quest’ambito la missione di SEENERGY è facilitare la transizione energetica del trasporto privato, consentendo agli utenti di veicoli elettrici di accedere a un’ampia gamma di soluzioni di ricarica pubbliche e private.
Le colonnine per la ricarica di auto elettriche
Come funzionano, quali sono le modalità di ricarica, i tempi e i cavi da utilizzare.
Una delle incombenze principali per chi utilizza un’auto elettrica è la ricarica delle batterie. Questa può avvenire nella propria abitazione, utilizzando prese domestiche o industriali, una stazione di ricarica che gestisce l’erogazione e un cavo dotato di un sistema di protezione – detto PWM (Pulse Width Modulation) – che garantisce la sicurezza durante l’operazione. Ma se ci si trova in viaggio o lontano da casa è importante trovare e sapere come funzionano le colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Le stazioni di ricarica per le auto elettriche hanno strutture differenti: si va da quelle a parete, dette anche wall box, installate nei garage o nei parcheggi sotterranei, fino a quelle a palo o a distributore, sistemate nelle strade e nei luoghi pubblici.
Il tempo di ricarica di un’auto elettrica è determinato dalla potenza (kW) a cui questa avviene. Bisogna però tener presente che solo raramente si effettuano ricariche complete, perché il possessore di un’auto elettrica è abituato a farne di parziali, per cui il tempo di reale occupazione della stazione di ricarica è inferiore. I fattori che determinano i tempi di ricarica non sono riferibili alla sola potenza della colonnina, ma dipendono anche dalle caratteristiche del veicolo elettrico, e in particolare da due elementi: dimensione del pacco batteria e potenza massima accettata dal caricabatteria integrato.
I modi per ricaricare l’auto elettrica
Le modalità di ricarica delle auto elettriche sono uguali in tutta Europa. Per quanto riguarda la ricarica presso le colonnine pubbliche, ci sono due diverse modalità  consentite:
Ricarica in corrente alternata (DC)
Modo 3
  • è obbligatorio per tutti gli ambienti pubblici o privati a uso pubblico, come il parcheggio di un centro commerciale o di un hotel;
  • è basato sullo standard di sicurezza PWM, come quello domestico;
  • prevede due tipi di ricarica: una lenta, monofase (a 16 A e 230 V), e una rapida, trifase (a 32 A e 400 V);
  • consiste nel fornire alimentazione al caricabatteria interno al veicolo (la colonnina quindi è un semplice erogatore);
  • il cavo di ricarica è una dotazione del veicolo elettrico, pertanto la colonnina non dispone dei cavi per collegare le diverse auto elettriche.
Ricarica in corrente continua (DC)
Modo 4
  • consiste nel fornire alimentazione direttamente alla batteria del veicolo (la colonnina è quindi un vero e proprio caricabatteria esterno);
  • consente di superare i limiti del caricabatteria interno al veicolo, che nel Modo 3 costituiscono un limite alla potenza e quindi ai tempi di ricarica, erogando corrente a 200 A e 400 V, per ricariche ultrarapide;
  • le stazioni di ricarica in corrente continua hanno il cavo direttamente collegato alla colonnina, un po’ come le pompe di benzina;

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