L’attuale scenario energetico nazionale e internazionale ha spinto il Governo Draghi non solo a rafforzare la normativa sul cosiddetto Golden power, ma anche a migliorare le proprie strutture per gestire i provvedimenti di notifica e le azioni di monitoraggio.Con il conflitto russo-ucraino l’Italia e la Ue hanno deciso di diminuire, fino ad arrivare all’azzeramento, la propria dipendenza energetica dalla Russia. In questi mesi, dunque, si è posta una maggiore attenzione alle risorse nazionali. Il decreto dispone interventi per la ridefinizione dei poteri speciali in materia di difesa e sicurezza, misure di semplificazione per le procedure di notifica, e un potenziamento della capacità amministrativa della Presidenza del Consiglio.
Il nucleo - che farà riferimento al capo del Dipartimento per il coordinamento amministrativo (Dica), Sergio Fiorentino, e per suo tramite al segretario generale della Presidenza, Roberto Chieppa – supporterà le attività già svolte dagli uffici della Presidenza e si riunirà proprio su richiesta del Dica. Lo comporranno al massimo dieci professionisti. Uno sarà nominato coordinatore e avrà il compito di relazionarsi con il Dipartimento. Ne faranno parte sia esperti sulla materia interni alla Pubblica amministrazione che figure esterne.
Ai componenti sono richieste specifiche competenze sul fronte giuridico commerciale, con un’attenzione alla contrattualistica e alle operazioni societarie, relazioni internazionali, sicurezza interna, trasporti, comunicazioni, innovazione digitale e soprattutto energia. Alle questioni energetiche, infatti, si riserverà un’attenzione speciale, soprattutto alla luce del delicato momento per gli approvvigionamenti. Un aspetto ampiamente sottolineato nell’ultima relazione al Parlamento effettuata dal Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Il potenziamento degli uffici avverrà anche tramite una riorganizzazione dell’assetto del Dica, che è stata avviata nei mesi scorsi. Il dipartimento, che in precedenza disponeva solamente di un “servizio” dedicato ai poteri speciali, adesso avrà una direzione generale dedicata esclusivamente all’argomento. Sotto la DG dovrebbero essere costituiti poi due uffici. Uno, come già avviene adesso, sarà incaricato delle attività propedeutiche all’esercizio del golden power. L’altro, il secondo, dovrebbe funzionare come un “servizio studi”.
Infine, oltre a queste procedure di organizzazione interna, gli Uffici della Presidenza potranno ricorrere anche alla sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza.
